Sulla CRITICA nel TANGO.
- georginavargas0
- 10 apr
- Tempo di lettura: 3 min
(Alla fine condivido con voi una sintesi di ciò che scrivo qui)
Noi che balliamo il tango viviamo in un mondo a parte — una famiglia a parte che è il nostro TANGO.
Siamo privilegiati, perché abbiamo una passione che ci spinge ad andare avanti, a crescere e a condividere.
Eppure, l’essere umano continua a commettere lo stesso errore che rende il mondo un luogo più grigio…
Condivido queste critiche solo per farle servire da esempio di ciò che NON DOBBIAMO FARE.
Guarda bene: tutti e tre i commenti si basano su qualcosa di tanto soggettivo quanto criticare un sentire:
- Qualcuno percepisce che l’abbraccio non è felice.
- Qualcuno percepisce che Nicolás è troppo matematico e non ha cuore.
- Qualcuno percepisce che Oscar non ha sentito la pausa nella musica, che “avrebbe dovuto” ballare per dare l’esempio ai suoi allievi.
A cosa serve giudicare e criticare?
Nella sua forma costruttiva, la critica può servire a migliorare le cose.
Ma quando non c’è nulla da cambiare, è solo rumore che appesantisce il mondo.
Sì, il mondo intero! Quindi, non serve a nulla.
Ti ricordi dell’effetto farfalla?
Ecco… una critica può fare danni qui… e in Cina.
È un atteggiamento che diffonde un virus chiamato superbia, perché tutti credono di sapere tutto, si sentono in diritto di esprimere un pensiero che, nella loro testa, sembra importante — senza rendersi conto che non serve a nulla.
Avrà solo il famoso effetto farfalla.
Quindi, a cosa serve criticare?
Serve a generare emozioni come rabbia, frustrazione… e a far sentire male gli altri.
Vuoi ancora criticare perché pensi che la tua opinione sia importante per il mondo?
Pensaci bene. E chiediti, prima di parlare:
Quello che sto per dire, costruisce o distrugge?
Poi, se vuoi, parla.
Che qualcosa ti piaccia o meno… è soggettivo.
La tua opinione… è soggettiva.
Il tuo sentire, la tua percezione… sono soggettivi.
Questi giudizi dipendono da molti fattori emotivi, credenze, esperienze… che sono archiviati dentro di te.
Esprimerli in modo negativo non serve a nulla: crea conflitto.
Esprimerli per sostenere, valorizzare, incoraggiare… crea unità.
Prima di parlare, chiediti:
Vuoi dividere o preferisci creare unione?
Non sto parlando della critica che aiuta a migliorare o a risolvere qualcosa.
Parlo della critica artistica, che è per natura soggettiva.
Non possiamo trasformare il tango in un campo di battaglia.
Non nomino le persone che hanno fatto questi commenti, perché non voglio che qualcuno scriva loro per attaccarle.
Sarebbe fare esattamente la stessa cosa.
Voglio solo creare consapevolezza, affinché possiamo continuare a evolverci verso una versione più amorevole di noi stessi.
Questo è il vero gioco della vita.
Tutti gli altri sono giochi secondari, distrazioni per vedere se restiamo saldi sul cammino principale: quello di esprimere amore.
E ricorda: anche con il tuo giudizio, puoi contribuire a costruire un mondo migliore.
Non dimenticarlo mai.

✨ Il Tango ci unisce ✨
Viviamo in un mondo a parte.
Una famiglia che respira nell’abbraccio.
💃 Siamo fortunati
Abbiamo una passione che ci fa crescere e condividere.
Ma l’essere umano...
💭 cade sempre nello stesso errore.
Quello che rende il mondo più grigio.
🗣 Criticare un sentire…
— “Quell’abbraccio non è felice”
— “Nicolás è troppo matematico, senza cuore”
— “Oscar non ha sentito la pausa come avrebbe dovuto”
🔁 A cosa serve?
✅ Una critica può costruire.
❌ Ma quando non c’è nulla da cambiare, è solo rumore.
🌍 E quel rumore inquina il mondo.
🦋 Ti ricordi dell’effetto farfalla?
Una critica inutile
🧠 nasce dall’ego
😤 genera rabbia
💔 distrugge
Prima di parlare, chiediti:
👉 Questo costruisce o distrugge?
🎨 L’arte è soggettiva.
🧡 Quello che provi, quello che pensi… anche.
Puoi dividere… o unire.
Ferire… o ispirare.
🕊️ Scegli l’unione.
💡 Non è censura. Non è silenzio.
È consapevolezza amorevole.
❤️🔥 Questo è il vero gioco della vita:
Esprimere amore.
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